Efficacia clinica e sicurezza nel raggiungere concentrazioni molto basse di colesterolo LDL con l'inibitore PCSK9 Evolocumab: analisi secondaria dello studio FOURIER
Il colesterolo LDL è un fattore di rischio ben definito per la malattia cardiovascolare aterosclerotica.
Quanto si dovrebbe ridurre questo fattore di rischio rimane un aspetto discusso.
È stata esaminata la relazione tra concentrazioni di colesterolo LDL progressivamente più basse raggiunte a 4 settimane e l'efficacia e la sicurezza clinica nello studio FOURIER di Evolocumab ( Repatha ), un anticorpo monoclonale diretto alla proproteina convertasi subtilisina-kexina di tipo 9 ( PCSK9 ).
In una analisi secondaria di 25.982 pazienti dello studio randomizzato FOURIER, la relazione tra la concentrazione di colesterolo LDL raggiunta a 4 settimane e gli esiti cardiovascolari successivi ( l'endpoint primario era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione coronarica o angina instabile; l'endpoint secondario era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico o ictus ) e dieci eventi di sicurezza prespecificati di interesse sono stati esaminati durante un follow-up medio di 2.2 anni.
Tra il 2013 e il 2015, 27.564 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a un trattamento nello studio FOURIER.
1.025 ( 4% ) pazienti non avevano misurazioni del colesterolo LDL a 4 settimane e 557 ( 2% ) avevano già avuto un evento di endpoint primario o uno dei dieci eventi di sicurezza prespecificati prima della visita alla settimana 4.
Dai restanti 25.982 pazienti ( 94% di quelli assegnati in modo casuale ), 13.013 sono stati assegnati ad Evolocumab e 12.969 sono stati assegnati al placebo.
2.669 ( 10% ) su 25.982 pazienti hanno raggiunto concentrazioni di colesterolo LDL inferiori a 0.5 mmol/l, 8.003 ( 31% ) hanno raggiunto concentrazioni tra 0.5 e meno di 1.3 mmol/l, 3.444 ( 13% ) pazienti hanno raggiunto concentrazioni tra 1.3 e meno di 1.8 mmol/l, 7.471 ( 29% ) hanno raggiunto concentrazioni comprese tra 1.8 e meno di 2.6 mmol/l e 4.395 ( 17% ) hanno raggiunto concentrazioni di 2.6 mmol/l o superiori.
C'è stata una relazione uniforme molto significativa tra basse concentrazioni di colesterolo LDL e rischio minore di endpoint compositi di efficacia primaria e secondaria che si estendeva al primo percentile inferiore ( concentrazioni di colesterolo LDL inferiori a 0.2 mmol/l; P=0.0012 per l'endpoint primario, P=0.0001 per l'endpoint secondario ).
Al contrario, non è stata osservata alcuna associazione significativa tra colesterolo LDL raggiunto e risultati di sicurezza, sia per tutti gli eventi avversi gravi che per gli altri nove eventi di sicurezza prespecificati.
È stata rilevata una relazione uniforme tra colesterolo LDL raggiunto e principali esiti cardiovascolari fino a concentrazioni di colesterolo LDL inferiori a 0.2 mmol/l.
Per contro, non ci sono stati problemi di sicurezza con concentrazioni di colesterolo LDL molto basse su una media di 2.2 anni.
Questi dati supportano ulteriormente l'abbassamento del colesterolo LDL in pazienti con malattie cardiovascolari ben al di sotto delle attuali raccomandazioni. ( Xagena2017 )
Giugliano RP et al, Lancet 2017; 390: 1962-1971
Cardio2017 Endo2017 Neuro2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Colesterolo HDL e colesterolo LDL e rischio di demenza in oltre 17 anni di follow-up
Le associazioni tra colesterolo da lipoproteine ad alta densità ( colesterolo HDL ) e colesterolo da lipoproteine a bassa densità...
Associazione tra intensità della riduzione del colesterolo LDL con terapie a base di statine e prevenzione secondaria dell'ictus
I benefici e i rischi associati alle terapie intensive a base di statine per ridurre il colesterolo LDL in modo...
Valutazione dell'associazione tra riduzione del colesterolo LDL ed effetti relativi e assoluti del trattamento con statine
L'associazione tra la riduzione indotta dalle statine dei livelli di colesterolo LDL e la riduzione assoluta del rischio di esiti...
Ipercolesterolemia: AIFA ha approvato la prima terapia che riduce il colesterolo LDL con due somministrazioni all’anno
L'AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare...
Riduzione dei livelli di colesterolo LDL nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ipercolesterolemia familiare eterozigote: sicurezza ed efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico
Durante uno studio di estensione in aperto, l'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) è risultato ben tollerato e ha mostrato un'efficacia...
Colesterolo LDL ed esiti clinici della combinazione di Ezetimibe con statine nello studio IMPROVE-IT
Le linee guida statunitensi del 2018 per la gestione del colesterolo raccomandano una terapia ipolipemizzante aggiuntiva con Ezetimibe ( Zetia...
Associazione tra esposizione cumulativa al colesterolo LDL durante la giovane età adulta e la mezza età e il rischio di eventi cardiovascolari
Il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL-C; colesterolo LDL ) è un importante fattore di rischio per le...
Effetto dell'associazione a dose fissa di Acido Bempedoico più Ezetimibe rispetto al solo Ezetimibe sul colesterolo LDL nei pazienti con diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia non-trattati con statine
Uno studio ha valutato l’impiego diell'associazione Acido Bempedoico ed Ezetimibe ( Nustendi ) in una coorte di pazienti dislipidemici con...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...